L'Anima Aliena.

“In qualsiasi modo l'uomo mi si avvicini gli do il benvenuto, poiché qualunque sentiero egli percorra, esso è mio”, disse il creatore della Matrix. :)
E' una provocazione ovviamente, la frase qualcuno l'attribuisce a Krishna ma mi è indifferente conoscerne l'autore, il succo è che ci troviamo in un circolo vizioso, una stanza ovale senza porte, il o i creatori di questo Universo hanno predisposto un piano secondo il quale qualunque decisione venga presa dall'individuo, questa lo rimanderà al punto di partenza, ovvero la permanenza in questa assurda bolla pervasa da “un amore universale”che avviluppa il malcapitato, a guisa di una gelosa Circe che le escogita tutte pur di tenere a se le coscienze da lei create.

In base alle mie esperienze ed a quelle di altre persone, ho realizzato che le anime che si trovano qui imprigionate, nella stragrande maggioranza dei casi, lo fanno contro il loro volere.
L'animona centrale viene cannibalizzata privandola di “pezzi” più o meno grossi, che a loro volta vengono sminuzzati e inseriti nei contenitori, dal che se ne deduce che anima si ha e no si è.
Se veramente fossimo anima, potremmo replicare il “miracolo” dell'atto di volontà libera parassiti, replicandolo ogni qual volta lo si vuole, in altre circostanze, quando il contenitore lo necessita (vedi le malattie che tediano alcuni “ex” addotti), ed invece avviene solo in occasione della liberazione.

A lungo mi sono domandato il perchè, accantonando la, scusate, pietosa spiegazione secondo la quale anima certe cose non le fa.
Ho fatto delle ricerche assieme ad altre persone, il quadro che si è delineato ha stravolto le mie aspettative.
Tramite ipnosi eseguite secondo la classica ortodossia e l'impiego di tecniche più o meno conosciute, quella che chiamiamo anima è in realtà un bel parassita il quale ha suggerito le tecniche da noi impiegate nel corso degli anni, compreso il trucchetto dello specchio.
Sgamarlo non è stato facile, come lo si è scoperto è un argomento che affronterò in seguito.

Questo parassita è stato ribattezzato animalien.

Jung affermava che ognuno di noi ha una cantina dove si depositano o si celano i ricordi indesiderati; se viene fatta pulizia in essa tanto da scoprire come è fatto il pavimento, sotto le tavole di quest’ultimo si troverà una scaletta nascosta che porta a una sorgente da cui sgorga acqua proveniente da una riserva antica ed infinita: questo secondo me, è l'angolino nel quale è stata relegata la parte animica, il brutto anatroccolo della situazione, succube di animalien.

Questa si nutre delle emozioni dei suoi ospiti prendendo il controllo degli eventi, manipolando i sogni, le azioni ed il pensare dell'ospite, la sua identità viene per così dire annichilita e lo induce ad assumere l’identità dell’anima re-incarnata; nel corpo vi si infila di soppiatto con la scusa che tanto c’è spazio e senza di lei saremmo vuoti.
Essa si colloca nel momento appena prima del parto, ed appartengono a lei, solo a lei i ricordi delle vite passate.

Il materiale che ho raccolto è monumentale, ed è frutto del lavoro condotto soprattutto da terzi, ex addotti e ricercatori che si sono spremuti come limoni onde far luce su aspetti enigmatici del comportamento dell'anima a noi nota.

Col tempo ed un po' per volta, riporterò parte del lavoro compiuto, tutto è impossibile, è davvero troppo.

Azra.