La paralisi notturna è una ben nota sindrome costituita dal sentirsi impossibilitati nel proprio letto nel muoversi. Questa sindrome di cui peraltro la scienza non ha una ben definita idea, può essere dovuta a molte cose. Un aspetto della paralisi notturna è dato dal fatto che tale paralisi in realtà assolutammente non sia presente ma si creda di averla subita. In altre parole il soggetto sta sognando di non potersi muovere ma in realtà non ci sono motivi che debbano trattenerlo bloccato nel letto. In quell'istante il soggetto tende a identificare questa situazione come oppressiva per lui e come accade in altri casi, tende a far risvegliare il soggetto portandolo in uno stato di realtà. La difficoltà che il soggetto ha nello svegliarsi viene erroneamente interpretata come difficoltà nel muoversi. Infatti è noto che quando un soggetto sogna qualcosa di sgradevole, un circuito mentale cerca automaticamente di portarlo fuori dal sogno, così come se ci si trova di fronte ad una situazione fortemente stressante, il soggetto tende a svenire, cioè a rifugiarsi nel mondo della non realtà. L'inconscio è il responsabile di questo passaggio da reale ad onirico e viceversa quando la situazione che si sta vivendo/sognando diventa troppo carica di emozione per essere sopportata.
La paralisi notturna NON E' un fenomeno che si produce durante una abduction poichè durante la abduction il soggetto può muovere gli occhi e solo quelli mentre si sente bloccato in tutto il resto del corpo. Se il soggetto ha gli occhi aperti e quindi non dorme affatto, segue addirittura coscientemente con il movimento dei bulbi oculari le immagini che ha di fronte e vive stati d'animo reali; più il soggetto in quello stato tenta di muovere un muscolo e più il corpo si oppone alla sua volontà; ma se il soggetto decide di muovere i propri muscoli non con la forza del corpo ma con l'idealizzazione del movimento, cioè immaginando di muovere il muscolo, vedendo cioè nel proprio cervello il movimento, riesce a muoversi.
Ciò sta a dimostrare che qualcosa a livello del cervello utilizza la nostra stessa forza contro la nostra volontà. Basta dunque aggirare l'ostacolo proponendo al cervello di ottenere il movimemnto del corpo passando da un altro subprogramma.
I movimenti de bulbi oculari non sono affatto random come vorrebbe farci credere la psichiatria americana ma seguono le immagini che si muovono di fronte al soggetto, in modo assolutamente cosciente. Inoltre va detto che i muscoli tensori dei bulbi oculari sono, come il cuore, muscoli che non subiscono il blocco delle anestesie. Sono cioè immuni ad anestesie di tipo chimico. Ed è questa la ragione per cui anche durante le abduction essi continuano a muoversi.
Potranno fermarne uno ma non potranno fermarci tutti!